Ecco chi ha disegnato il nuovo
Logo del Giardino sul Comò
Occhi grandi, neri, vivaci, una mente scattante e una mano unica. Elena Masci, una visual artist umbra, classe ’89, con un talento da vendere! I suoi disegni stanno conquistando i Social: più di 16.000 followers su Facebook e commenti su Instagram del tipo: “Your art is awesome!!! – La tua arte è pazzesca!!!”.
La sua dote pittorica spazia dal ritratto iperrealista a graffite, alla pittura ad acquerello, acrilico o olio su tela. Se da bambina si intratteneva evadendo la solitudine della figlia unica giocando con i pastelli su semplici A4 – “era il modo con cui condividevo tutto ciò che mi passava per la testa buttandolo giù su un foglio, la fantasia era la mia compagna di giochi” – ora la ragazza non si ferma più!
Artista, tatuatrice e fotografa in giro per il mondo, Elena Masci maneggia le diverse tecniche visuali sperimentando con molteplici materiali, così dipinge la Monument Valley sulla parete del salotto o collabora con una ditta del Modenese per la realizzazione di una scenografia per Dolce&Gabbana. Sull’onda della grafica e dei suoi strumenti più avanzati (tra cui le sue dita) prendono vita i disegni digitali, opere uniche che ritraggono i protagonisti del mondo del cinema. “La passione per i film è una fonte di ispirazione per me, pensa che sono stata in piedi tutta la notte per la cerimonia degli Oscar e con il mio Ipad ho schizzato il volto di DiCaprio in diretta, mentre riceveva la statuetta più importante della sua vita”. Sfogliando tra le sue collezioni li riconosci: sono proprio loro, quelli che hanno fatto parte dei nostri dopocena, al cinema, magari da soli sotto le coperte o con amici e popcorn, coloro che ci hanno fatto inevitabilmente piangere, ridere o persino entrambi, gli attori ed i loro personaggi che con Elena non vanno mai in pausa, anche dopo aver spento il televisore.
Le chiedo: “Elena perché ti ispiri al cinema?”
“Io disegno solo quello che mi ispira, che in qualche modo mi ha toccato dentro. È come se il paesaggio o il soggetto che cattura la mia attenzione si imprimesse in me insieme alle sensazioni e alle emozioni che ho vissuto nel guardarlo. In questo senso il cinema è un grande pozzo di emozioni che poi rielaboro con la matita”.
Nei suoi disegni, infatti, c’è qualcosa in più. Al di là del fatto oggettivo che sono delle fedeli istantanee, la perfezione dei dettagli ti sorprende, lo sguardo del soggetto ti incolla ad esso e non poi sfuggirgli. Stai lì ad ammirarlo e quel volto acquista uno spessore quasi umano, puoi leggerne i pensieri e le emozioni come se fosse lì davanti a te!
Con la curiosità di chi vorrebbe saper disegnare così, ma non sa da dove iniziare, meravigliata le chiedo:
“Ma come fai Elena? Sai dirmi dove si trova la creatività?”
“La creatività è nel cuore. L’impulso lo manda il cuore, se il soggetto mi ha colpito allora passa per la testa dove viene poi rielaborato. Ti dico di più, se il soggetto non è nelle mie corde, se non lo sento, posso metterci ore, anche giorni a disegnarlo. Quindi sì, è una questione di tecnica, di pratica costante, ma la creatività proviene dal cuore e si esprime mediante un’azione particolare, quella dell’ascoltarsi”.
“Quindi per fare arte basta ascoltarsi?”
“Arte, ultimamente, sembra che sia fare quello che fanno gli altri. Per esempio, spesso le persone pensano che un artista è chi dipinge. Non è così. Non è la pittura o il tipo di arte in sé lo strumento per esprimere la tua creatività. Arte vuol dire fare quello che ti piace, che ti fa stare bene! Ti fa stare bene andare a cavallo, passeggiare la notte, alzarti alle tre del mattino? Bene, fallo senza pregiudizio! Ascolta la tua creatività, esprimila come lei preferisce, quel modo che appartiene solo a te è la tua arte!”.
“Mi ricordi Giusi, per questo l’hai disegnata nel nuovo logo del Giardino sul Comò?”
“Adoro Giusi, non poteva essere che lei il fulcro del logo del Giardino sul Comò, con le orecchie da elfo e i giardini fantasy che fioriscono dalla sua testa, lei al centro della sua vita! La cosa più bella è che Giusi fa quello che le piace fare, creare giardini fantasy, questa è la sua arte, il suo modo unico di ascoltarsi e di esprimere la sua creatività”.
Elena, ultima domanda: “allora che cos’è per te un opera d’arte?”
“Te lo dico così: un’opera d’arte è il tuo angolo di paradiso!”.
Grazie Elena, per aver interpretato la filosofia del Giardino sul Comò in un logo davvero speciale e fantasy! Ti auguriamo una carriera da Oscar! Detto fra noi, sono sicura che Leonardo DiCaprio busserà alla sua porta per ritirare il suo ritratto 😉
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Nelle foto Elena Masci, una selezione dei suoi disegni ed il giardino fantasy con il gufo che Giusi ha creato per lei 😉